Maggio mi ha presa a schiaffoni, emotivamente parlando. È stato un mese lungo e provante.
Riguardando le pagine trovo buchi nella continuità e posso associarli alle giornate in cui proprio non avevo energie residue per disegnare sullo sketchbook. Ci sono anche pagine in cui ho deciso di tenere l’appuntamento, piegando un po’ il mio sentire- ma ho fatto delle ciofeche-  e pagine nelle quali noto un certo senso di distacco, riempite chiaramente con la testa altrove e la mano che provava a replicare meccanicamente quello che l’occhio vedeva. 

(E qui mi viene in mente quel video, trovato nei meandri del web, di un qualche coleottero predato da un altro animale: siccome la predazione non aveva intaccato i gangli -delle specie di protocervelli, dei gruppi neurali- preposti al movimento, l’insetto continuava meccanicamente a camminare, anche se ridotto a una buccia pressocché vuota.

Dunque li vedo, i disegni fatti col cervello staccato; sono d’accordo che abbandonarsi al sollievo di disegnare senza pensare possa essere un esercizio utile, ma nel caso di queste pagine viene fuori proprio la mia difficoltà nel tenere il contatto stabile e concentrato tra mano, occhio e testa. Nel rimanere “qui e ora”.

L’attività del taccuino resta per me un esercizio senza chissà quali pretese, ma maggio mi ha portato una consapevolezza più profonda su quanto sia inevitabile  l’interconnessione degli sketch con il proprio mondo interiore. Accettarlo, e condividere tutto così com’è, fa ormai parte del processo.

1 maggio: il mese inizia con un inaspettato sovraccarico, con conseguente fuga. Il recupero è stato possibile grazie una dormita (praticamente un crollo con spegnimento del sistema) sul tappeto.

3 maggio: un grande ritorno, lo Sketchcrawl! Partecipavo agli Sketchcrawl moltissimi anni fa, assieme a un gruppo di disegnatori e disegnatrici che poi si è sparpagliato in giro per il mondo (pur continuando a skecciare!). Per una serie di motivi io e Dario abbiamo rallentato con le attività dei gruppi di disegno dal vero, ma finalmente siamo riusciti a organizzarci e partecipare a questa nuova edizione. Siamo felici di aver incontrato tutti i nuovi adepti e aver aderito alla giornata. Organizzata benissimo, peraltro, con tanto di pass al collo, mappa, tempistiche scandite con attenzione e pure una borsa di materiale da disegno fornito dagli sponsor. Ne ho subito approfittato utilizzando negli sketch della giornata il blocchetto di Graphitint della Derwent (un blocchetto di grafite acquerellabile colorata, pastosa e utilizzabile sia a secco che da sciogliere con l’acqua) di un conveniente rosso-muro-intonacato-bolognese. 

Prima tappa, mano ancora da scaldare.
Seconda tappa a destra, piazza Cavour, e quarta tappa a sinistra (pagina che ricordo aver fatto con una certa difficoltà, dato che ero sfinita dall'allergia e piena di sonnolenza da antistaminico)
Terza tappa Piazza San Domenico, prima della pausa pranzo!
Quinta (e per noi ultima) tappa: Portico della Morte.

Mi era molto mancato, e sono stata contenta di vedere un bel gruppone ad animare l’evento – e di essermi ritrovata a partecipare con tanti amici!
Il gruppo Urban Sketchers Bologna si trova a cadenze regolari per fare mattinate di disegni in città o anche gite più strutturate fuori porta; si può seguire sulla pagina Facebook o Instagram  per rimanere aggiornati sui nuovi appuntamenti.

6 maggio: sul divano a generare caos creativo (a volte distruttivo, dato che quel maglione è da disfare e rifare).

8 maggio: calcio post basket.
Mentre disegnavo sentivo dell’agitazione tra i genitori presenti, e dopo qualche domanda ho scoperto che era appena uscita la fumata bianca relativa alla nomina del nuovo Papa.

11 Maggio: il grande Cedro dell’Himalaya e vita da parco collinare (telo, birrette, chiacchiere, bimbi spariti a correre tra le frasche o dietro a un pallone).

12 maggio: felicità è una pentola di pasta con ragù vegetale che aspetta sul fornello, dopo una giornata pienissima di stampa serigrafica + lezione a seguire. 
(Per me pasta al ragù ripassata sul fornello, che fa la crosticina croccante = cibo degli dei)

Pausa dagli sketch per far vedere il risultato della giornata di serigrafia assieme a Marco di Inuit Bookshop

Il telaio (con altra prova dietro)
Le prove di abbinamenti carta - inchiostro serigrafico
Il risultato finale, in tre varianti!

13 maggio: partitella means disegno dei grandi che giocano prima e dopo, e di Marty che fa passare il tempo in panchina mentre aspetta il suo turno di gioco.

14 maggio: il giorno in cui il Bologna Football Club riconquistò la Coppa Italia, dopo ben 51 anni di vuoto. Bel match, che mi ha vista passare gli ultimi sei SEI minuti di recupero in piedi a saltellare sul posto per scaricare la tensione (il rollercoaster emotivo di maggio include anche questo scossone, sì). Il giorno dopo avevo male ai polpacci.
Qui uno sketch di Papino che durante il secondo tempo è rimasto più immobile del solito.

15 maggio: all’indomani di una grande gioia è arrivato uno dei più profondi momenti di disperazione. È stato smarrito un oggetto al quale tenevo immensamente, mai ritrovato nonostante la mobilitazione di tutte le forze in campo. Ho passato giorni a cercare di accettarne la perdita ed elaborarla, e non sono ancora sicura di esserci riuscita.

17 maggio: incursione a La Spezia per squattare una tipografia e assemblare la mia nuova gioia autoprodotta…

…Questa!
La versione stampata del mio brevissimo diario di viaggio a Pisa! Con cover serigrafata in tiratura limitata eee…

…un foglio di stickers con personaggi pisani. Non vedevo l’ora di concretizzare l’idea che avevo in testa di realizzare un’autoproduzione davvero assemblata e curata personalmente, e grazie ai miei fratelly dei fumetty Mammaiuto è finalmente stato possibile. 

Il mini volume spillato “Un viaggio * brevissimo* a Pisa” è disponibile nello shop Mammaiuto (si può scegliere la variant cover fino ad esaurimento scorte, e ogni copia arriva con foglio di stickers e dedica fatta da me!) ma tutto il fumetto interno è leggibile gratuitamente qui.

18 maggio: inizio giornata a Viareggio e poi salto a Forte dei Marmi.

Il mercato è uno dei luoghi preferiti per skecciare <3

21 maggio: tazza che doveva essere buttata ma è ancora qui con noi e giusto oggi l’ho usata per misurare un ingrediente.

22 maggio: un dolcino che in realtà è diventato un monito.
La mia golosità mi ha portata a considerare la pasticceria come zona franca in ottica vegetariana. Però, poi, ho scoperto dell’esistenza della colla di pesce e del suo impiego abituale nella pasticceria e quindi niente, ancora una volta delusa dalla vita e dall’umanità. Sinceramente, pensavo che la colla di pesce si fosse estinta negli anni ’80. 

25 maggio (ho scritto 27, mi sono accorta dell’errore dopo la scansione!): weekend romano all’ARFestival!

27 maggio: ultima partitella e immancabile post-partitella.

28 maggio: trovarsi per caso in luoghi conosciuti, cambiati, ma sempre cari (scavare nella nostalgia: al nonno Cesare e agli ovini Kinder ho dedicato una breve storia a fumetti, la si può trovare sempre sul sito Mammaiuto, per la precisione qui!)

30 maggio: prato verde, cima di una collina, ombra, aria fresca, cielo azzurro, canti di uccelli e nuvole.

31 maggio, 1 giugno: un sisma emotivo.
Ormai, sempre fiori, per te. 

Ci vediamo tra un mese con gli sketch di giugno!

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